Appena fidanzati! Quali opzioni di archiviazione fiscale ho come unico percettore di reddito familiare
Quale DSU genitori non coniugati ma conviventi?
I genitori conviventi e non sposati (quindi, non sono coniugi), fanno parte dello stesso nucleo familiare ed, ai fini ISEE, l’altro genitore è inserito nella DSU quale “altro componente nucleo familiare“.
Quali documenti vanno in conservazione sostitutiva?
Conservazione sostitutiva: termine utilizzato fino a qualche anno fa per indicare, in generale, il processo di dematerializzazione di un documento cartaceo.
Ne sono un esempio:
- PEC – Posta Elettronica Certificata;
- Fatture Elettroniche attive e passive;
- Contratti firmati digitalmente.
Qual è il nucleo familiare di riferimento per il calcolo dell ISEE?
L’articolo 3, comma 1, D.P.C.M. 159/2013 (Riforma ISEE) fissa la regola generale secondo la quale il nucleo familiare del richiedente è costituito dai soggetti componenti la famiglia anagrafica di tutela, di adozione o affettivo, ndr) alla data di presentazione della DSU.
Quali sono i documenti informatici rilevanti ai fini tributari?
Si possono considerare documenti informatici rilevanti ai fini tributari ad esempio le fatture attive e passive, i documenti di trasporto, i registri Iva, il libro giornale, il libro mastro, il libro cespiti, il libro inventari, i vari modelli dichiarativi, comunicativi e quelli di versamento come F24 e F23.
Quale ISEE per genitori separati?
Le regole per i divorziati o del genitore non sposato sono quelle che si utilizzano normalmente per l’ISEE ordinario o per l’ISEE minorenni. Nella Dichiarazione sostitutiva unica (che serve per avere l’ISEE) vanno inseriti tutti i redditi del nucleo familiare.
Come inserire convivente nello stato di famiglia?
In caso di convivenza, si può richiedere il certificato di stato di famiglia presso l’ufficio anagrafe del Comune di residenza: questo rappresenta il solo documento che attesta la convivenza dal punto di vista legale. D’altro canto, due persone conviventi non possono ottenere stati di famiglia differenti.
Quali documenti è obbligatorio conservare digitalmente?
Quali documenti devono essere conservati digitalmente? La conservazione digitale dei documenti è obbligatoria nel caso di fatture elettroniche e di documenti fiscalmente rilevanti ed in linea generale in tutti quei casi di documenti nativamente informatici a rilevanza civilistica.
Quando è obbligatoria la conservazione sostitutiva?
L’obbligo di conservazione sostitutiva: la normativa
Il termine per effettuare la conservazione delle fatture elettroniche è quello previsto dall’articolo 3 del DMEF 17/6/2014, ossia entro tre mesi dal termine di presentazione delle dichiarazioni dei redditi relative alla annualità a cui si riferiscono i documenti.
Cosa si intende per conservazione sostitutiva?
La conservazione sostitutiva, la cui nomenclatura corretta è conservazione digitale a norma, è quell’iter informatico che consente di proteggere, custodire e assicurare il valore legale dei documenti informatici all’interno del sistema di gestione documentale aziendale.
Come conservare documenti fiscali?
I documenti fiscali tenuti facoltativamente in formato elettronico devono essere posti in conservazione elettronica o, in alternativa, in formato analogico. Non basta archiviare sul proprio pc o su altro supporto informatico la documentazione prodotta.
Quanti anni devono essere conservati i documenti fiscali?
In generale, e ai fini fiscali, i documenti rilevanti devono essere conservati almeno per i quattro anni successivi alla presentazione della dichiarazione dei redditi e IVA di riferimento (articoli 43 DPR 600/73 e 57 DPR 633/72). Nel caso di omessa dichiarazione il termine appena citato aumenta di un anno.
Quando buttare i documenti?
Burocrazia domestica, per quanto tempo conservare i documenti
Tipo di documento | Tempo di conservazione |
---|---|
Quietanze dei pagamenti dei tributi (mod. F24, bollettini Imu, ricevute Tarsu/Tares ecc.) | 5 anni a partire dall’anno successivo alla dichiarazione di riferimento |
Quali documenti si devono conservare per 10 anni?
La conservazione dei documenti riguarda tutti, dai privati cittadini alle aziende passando, ovviamente, per le pubbliche amministrazioni.
Temi:
- Fatture e documenti fiscali.
- Estratti conto e documenti bancari.
- Documenti sanitari.
- 730.
- Ricevute per le spese di ristrutturazione casa.
- Tassa per la nettezza urbana.
- Canone TV.
Quali documenti si possono buttare nel 2021?
In generale, tutte le quietanze e le ricevute di pagamenti periodici, fatti con cadenza annuale o infra-annuale (ad esempio ogni mese, ogni bimestre, ogni semestre, ecc.) si possono buttare dopo cinque anni.
Ricevute di pagamento
- condominio;
- bollette del telefono;
- canoni affitto;
- abbonamenti a pay-tv o altri servizi.
Quanto tempo bisogna conservare le bollette di luce e gas?
Recentemente le disposizioni sono cambiate, quindi bisogna prestare attenzione alla data della fattura, per capire per quanti anni bisogna tenerne una copia. A partire dal la bolletta della luce deve essere conservata per 2 anni, altrimenti quelle più vecchie per 5 anni.
Quando si possono buttare le bollette pagate?
Le bollette di luce, gas e acqua possono essere buttate dopo due anni (oppure dopo cinque se ricevute rispettivamente prima di 2018, ). Quelle del telefono dopo cinque anni.
Quanto tempo si conservano le bollette pagate?
Andando nel dettaglio, le bollette di luce, gas e acqua andranno conservate per cinque anni. Decorsi i cinque anni, il fornitore non potrà più richiedere l’eventuale pagamento di arretrati.
Come conservare le bollette pagate?
Contratti di affitto, rogiti notarili, documenti relativi a compravendite e mutui, contratti di lavoro e bollette possono essere a loro volta salvati in formato digitale su un supporto di memoria portatile, con l’accortezza di mantenere, ovviamente, anche la copia cartacea originale.
Come conservare i documenti cartacei?
Metodo archiviazione documenti cartacei
Per procedere con l’archiviazione dei documenti cartacei è utile essere in possesso dei seguenti strumenti: cucitrice a pinza, buste, etichette adesive, raccoglitori ad anelli, scatole e faldoni.
Dove tenere i documenti in casa?
Trova uno spazio adatto per poter mettere i documenti che andrai ad archiviare, che sia in un armadio, in una credenza, in una cassapanca o in un mobile della cucina poco importa, avrai bisogno di un unico luogo dove mettere la corrispondenza e dovrà essere l’unico punto di riferimento.